Buona lettura!!!.
Struttura della città
Alemora è una città volante ricca di storia e tradizione, chiamata "la città delle banche" per via delle sue potenti e ricche corporazioni di banchieri.
In realtà i cittadini sanno che è la città degli intrighi in cui tutto ha un prezzo.
Dalla forma simile ad una melanzana, è suddivisa in quattro contrade dal nome pittoresco: Aquila, Leone, Grifone e Drago, una per ogni famiglia nobile.
La contrada del Grifone ospita la Piazza del Campo, dove ogni quattro anni si gioca il celebre Palio dei Servi, la Chiesa della Divina Verità, la corporazione dei Mercanti e Palazzo Martini.
La contrada dell’Aquila ospita il Molo commerciale, il Mercato Ittico (da non confondere col mercato cittadino che invece si svolge nella Piazza del Campo), la potente Corporazione dei Banchieri e Palazzo Piccolomini.
La contrada del Drago ospita la Corporazione degli Osservatori (i maghi locali), Palazzo Lorenzetti e il Palazzo del Seggio o dei Servi come vuole una antica tradizione legata al palio, sede del Consiglio dei Servi.
La contrada del Leone ospita gli stabilimenti produttivi dell’Argon (il combustibile che permette alle torri di sollevamento di far galleggiare nell’aria Alemora), l’Accademia militare, la vitale corporazione degli Artigiani e Palazzo Buoninsegna.
Alemora galleggia nell’aria ad una altezza approssimativa di 1000m dal livello dal mare grazie alle due torri di sollevamento visibili da tutta la città dal colore bianco e azzurro.
Sotto alla città vi sono numerosi moli privati usati dalle varie corporazioni e famiglie nobili, mentre sotto alla contrada del Leone, ha sede il porto militare.
Uno sguardo alla città
Da lontano Alemora assomiglia ad una delle tante città volanti dell’impero con molti, forse troppi abitanti e pochi spazi verdi, con i tetti delle abitazioni piatti per ospitare dei giardini pensili..
Alcuni cittadini dell’impero, invidiosi della sua potenza e ricchezza, la chiamano “melanzana” per via della sua forma ad ellisse leggermente allungata da un lato.
Nonostante ciò la città è ben costruita, organizzata in contrade, senza ghetti o quartieri malfamati.
Il termine Melanzana è considerato da tutti i cittadini offensivo e chi lo usa in città cerca guai.
L’assenza di sudiciume e di malfattori nella zona del Molo è ciò che colpisce subito il mercante di passaggio, che può trovare da dormire e mangiare nelle taverne del Molo senza rischiare di venir derubato facilmente.
Le strade cittadine sono pulite (per lo standard di un cittadino dell’Impero) nonostante le deiezioni degli animali da soma utilizzati per trasportar merci e visitatori.
Le strade sono contrassegnate dal simbolo della contrada a cui appartengono.
Tale simbolo è posto sulle porte e sui muri, mentre bandiere e gonfaloni addobbano le strade vicino ai palazzi dei mercanti e delle persone facoltose.
Non si notano schiavi, mendicanti o perdigiorno e gli abitanti sembrano tutti indaffarati, per lo più umani, pochissimi halfling(la razza più presente dopo l'umana) e nessun nobile apparentemente.
La Piazza del Campo e la vicina Chiesa della Divina Verità sono due mete "obbligate" per il visitatore, mentre la vicina Corporazione degli Osservatori attira per lo più nobili e mercanti che cercano la fortuna nel loro futuro con le arti divinatorie.
I colori dello stemma cittadino solo il porpora e l’oro rispettivamente il colore del sangue nobile (non è il blu) e il minerale simbolo di ricchezza (l'oro)..
La vita a Alemora
Alemora, come molte altre città volanti, è governata da potenti famiglie nobili che si sono comperate il diritto di essere tra i sopravvissuti al disastro che colpì il mondo di Elden 48 anni fa.
I nobili tuttavia sono una piccola minoranza dell’intera popolazione.
Storicamente sono solo 4 le famiglie nobili residenti in città, una per ogni contrada, e tali rimasero anche dopo il disastro.
La maggior parte della popolazione è formata da borghesi e da comuni cittadini.
I borghesi sono distribuiti tra le varie corporazioni dei banchieri, mercanti ed artigiani, mentre i cittadini compiono i lavori più umili.
In città non esiste la schiavitù, anche se dopo il disastro molti spinsero per introdurla al fine di avere manovalanza a costo zero da usare per i lavori più umili. Se incittà vengono in visita nobili di altre città con i loro schiavi, questi vengono chiamati semplicemente servi (cambia il nome ma non la sostanza).
Il dibattito sulla schiavitù è ancora aperto e i cittadini si dividono tra favorevoli e contrari, ma non spetta a loro decidere.
In città esiste una attenta anagrafe e tutti coloro che sbarcano al molo devono essere registrati ed avere un valido motivo (per lo più denaro da spendere) per visitare la città.
Senza le dovute protezioni e complicità chi non è benvoluto difficilmente può sbarcare senza essere registrato (caso a parte i giorni del palio particolarmente stressanti per le guardie cittadine).
In città non esistono ghetti o quartieri malfamati e il servizio di vigilanza delle guardie è ben organizzato.
Nonostante ciò la malavita esiste grazie alla protezione di alcune famiglie borghesi e nobili.
Alemora può essere considerata la città dei complotti e delle associazioni segrete.
Ogni corporazione ha un lato pubblico e uno privato che ha lo scopo di favorire gli affari dei suoi membri con ogni mezzo.
Ogni corporazione vive legata da alleanze e patti di neutralità in mezzo ad un territorio ostile in cui il dio denaro è lo scopo della loro esistenza.
Questa lotta intestina genera una continua tensione in città che vede il suo culmine e sfogo durante i 7 giorni del Palio dei Servi (vedi apposito paragrafo).
Con il palio si ridisegna sempre la mappa delle influenze e degli affari in città e tutte le corporazioni concorrono per risultare vittoriose.
Le corporazioni da tempo hanno influenze in quasi ogni contrada, (un esempio è la Corporazione dei Banchieri) per trarre comunque profitto qualsiasi sia il vincitore.
I nobili e le ali
Ad Alemora le famiglie nobiliari sono solo 4 per un totale di un centinaio di nobili, dei quali non tutti portano le ali per motivi religiosi (o di convenienza religiosa) e pertanto non è così frequente incontrare un “Angelo”.
Solo 20 nobili nativi di Alemora hanno le ali e sono quasi tutti viaggiatori o ambasciatori in altre città.
Se si incontra un Angelo ad Alemora è quasi sempre un nobile di una città vicina.
Le tensioni che si sono manifestate in altre città (come Vertere o la stessa capitale Nimphea) tra Nobili e Borghesi ad Alemora non si sono verificate grazie anche al Palio dei Servi, che nonostante divida i cittadini in 4 fazioni, è un forte legante tra classi sociali.
Il Palio dei Servi
Il Palio dei Servi ha origine circa 250 anni fa ed è stato ideato dal defunto Patriarca Alessandro VII per porre fine ad un decennio di lotte intestine alla città tra le famiglie nobili di Alemora in lotta per il suo dominio.
Alessandro VII ideò una settimana di giochi cittadini da disputarsi una volta ogni 4 anni, dividendo la città in 4 contrade (una per ogni famiglia nobile principale).
La contrada vincitrice avrebbe direttamente consegnato il governo di Alemora alla famiglia ad essa associata.
Il Palio ebbe luogo 6 volte con questo meccanismo, sino alla morte del Patriarca, dopo di che le 4 famiglie nobiliari decisero di comune accordo di cambiare leggermente le regole.
Decisero che il palio dovesse svolgersi ogni 2 anni e il governo della città dovesse essere composto da un Consiglio di 4 nobili, uno per famiglia.
Il Palio avrebbe determinato il capo del consiglio.
Il Palio è chiamato “dei Servi” in quanto una antica tradizione popolare recita che i Regnanti sono Servi del popolo, in quanto devono al popolo il loro benessere e sono tenuti a governarli per dare loro benessere, giustizia, protezione (purtroppo è solo una vecchia tradizione).
Il palio di disputa il Primo della Prima di Expectantes (il primo giorno della prima decade della stagione autunnale) sfruttando l'onda lunga dei festeggiamenti per il cambio di stagione.
La tradizione vuole che all’apertura dei sette giorni di giochi, un nobile per famiglia sfili davanti al corteo della sua contrada a piedi indossando abiti cenciosi e chiedendo l’elemosina, ricevendo in cambio insulti e risa di scherno.
Per tutta la settimana del Palio le insegne nobiliari devono rimanere coperte ad eccetto dei drappi con motivo a scacchiera porpora e oro nei quali sono tessute le 4 insegne.
I nobili durante il Palio devono indossare vestiti poco appariscenti di color marrone, verde scuro o blu.
Ecco le contrade: Aquila, Leone, Grifone e Drago
- Alla contrada dell’Aquila è storicamente associata la famiglia nobile dei Piccolomini.
- Alla contrada del Leone è storicamente associata la famiglia nobile dei Buoninsegna.
- Alla contrada del Grifone è storicamente associata la famiglia nobile dei Martini.
- Alla contrada del Drago è storicamente associata la famiglia nobile dei Lorenzetti.
- 1° Giorno:
Metà Mattino: Apertura della settimana del Palio dei Servi con sfilata dei campioni delle 4 contrade, dei tamburini e degli sbandieratori per le vie cittadine fino alla Cattedrale della Divina Verità.
Solealto: pranzo in contrada.
Molti giocolieri e saltimbanchi sono pagati dalle contrade per rendere festosa questa giornata. - 2° Giorno:
Pomeriggio: Apertura della giornata di gara con la sfilata degli arcieri per le contrade cittadine.
Gara degli arcieri con bersagli magici, mobili e pirotecnici. - 3° Giorno:
Pomeriggio: Apertura della giornata di gara con la sfilata degli atleti per le contrade cittadine.
Corsa magica a staffetta lungo le vie cittadine. - 4° Giorno:
Metà mattina: Apertura della giornata di gara alla mattina con la sfilata dei figuranti per le contrade cittadine.
Pomeriggio e tramonto: Sfida a scacchi tra le contrade
Sera: finale di scacchi. - 5° Giorno:
Sera: Apertura della giornata di gara dopo cena con la sfilata delle bande delle contrade in piazza del campo.
Sfida musicale e coreografica tra le bande delle contrade. - 6° Giorno:
Pomeriggio: Apertura della giornata di gara con la sfilata degli illusionisti per le contrade cittadine (2 per contrada).
Metà pomeriggio: Palio dei Servi in Piazza del Campo.
Sera: Proclamazione della contrada vincitrice del Palio. - 7° Giorno:
Metà mattina: Apertura della giornata di festeggiamenti conclusiva con sfilata delle contrade in ordine di classifica.
Solealto: Vestizione e incoronazione del nuovo Servo davanti alla Cattedrale.
Pomeriggio, tramonto e sera: Festa nelle contrade con giocolieri e saltimbanchi.
La corporazione degli Osservatori, oltre alle sue normali attività, lavora tutto l’anno per garantire spettacolo e sicurezza per gli spettatori (ma non per gli atleti).
Purtroppo il Palio non si svolge sempre correttamente, quasi sempre le contrade cercano di avvantaggiarsi con mezzi poco leciti.
La dieta dei Alemoresi
Le fonti principali di sussistenza alimentare degli Alemoresi sono i prodotto ittici e le importazioni dalle isole agricole.
La flotta di pescherecci di Alemora lavora tutta la notte per assicurare ai suoi cittadini il cibo necessario alla sua sopravvivenza.
I prodotti ittici sono comuni a basso prezzo e si trovano in tutte le tavole apparecchiate della città.
Invece i prodotti di importazione sono la carne, la farina, la frutta e la verdura, sono considerati cibo da ricchi e difficilmente accessibili a tutti.
La popolazione lavora molto e sodo per permettersi di acquistare del cibo diverso dal pesce.
Alcuni alimenti, come il pane, la frutta e la verdura, sono in parte pagati con le tasse, per mantenere il prezzo abbordabile ai molti.
La carne invece ha prezzi molto alti.
Come raggiungere la città
La posizione della città non è fissa, ma può sollevarsi, abbassarsi o spostarsi di qualche km per evitare o cercare temporali (utili per l’acqua piovana e per dare una buona ripulita alle strade).
Le navi volanti che giungono a Alemora non conoscono l’esatta ubicazione della città, ma puntano verso un faro di riferimento visibile anche in pessime condizioni atmosferiche.
Raggiunto il faro, un'apposita asta tracciante indica la direzione da seguire per raggiungere la città (questo non sempre è necessario, se la città è vicina al faro, le navi possono puntare al Molo direttamente).
I Moli sono due, uno militare e uno commerciale dove vengono dirottati tutti i mercantili.
Tutte le navi in arrivo a Alemora devono andare ad uno dei due Moli a seconda del loro trasporto e autorizzazione.
Ogni nave che si avvicina a Alemora viene ispezionata dalle navi della marina militare e coloro che non lo fossero, devono attendere l’ispezione lontane dalla città 3 miglia marine.
Le navi che non lo facessero rischiano di essere abbattute.
Questo sistema di sicurezza mostra molte lacune durante il Palio dei Servi in cui la maglia difensiva della marina militare è allentata a causa del numero elevato di navi cariche di merci e visitatori che arrivano in città.
La Corporazione degli Osservatori ha approntato delle difese magiche estreme tenute segrete per motivi di sicurezza.
La città dispone di numerosi attracchi privati sotto le sue fondamenta, ma alle navi è vietato attraccare a questi porticcioli senza essersi opportunamente registrati al Molo.
E’ vietato a tutte le navi, tranne a quelle militari di Alemora (ma anche in questo caso deve esservi un motivo valido), sorvolare la città ad una altezza inferiore alle 6 miglia marine (impresa quasi impossibile).
Non vi sono trasporti civili organizzati tra le varie città volanti, ma coloro che desiderassero raggiungere Alemora o andare via da essa, devono chiedere e pagare il passaggio a qualche nave mercantile.
Il governo della città
Il governo di Alemora è composto da 4 consiglieri, eletti a vita, appartenenti alla classe nobiliare e residenti nelle 4 contrade cittadine.
Gli attuali consiglieri sono Enea Silvio Piccolomini della contrada dell’Aquila, Niccolò Buoninsegna della contrada del Leone, Simone Martini della contrada del Grifone e infine Ambrogio Lorenzetti della contrada del Drago e attuale capo del consiglio.
Assistono alle riunioni del consiglio senza diritto di voto Pier Andrea Mattioli capo della Corporazione degli Osservatori e Jacopo della Quercia Patriarca della Chiesa della Divina Verità.
Mentre ogni consigliere ha diritto di un voto, il capo del consiglio ha diritto di due voti.
Il capo del consiglio è determinato dalla contrada vincitrice del Palio dei Servi, avvenimento che capita ogni 2 anni ed è chiamato Servo.
Il Servo ha la funzione di coordinatore del consiglio ed è suo rappresentante nelle manifestazioni pubbliche, in caso di gravi problemi come possono essere cataclismi o una guerra il consiglio gli conferisce il potere di comandare la flotta militare e di prendere decisioni autonome.
Un consigliere può lasciare la propria carica ad un proprio erede anche prima della morte, ma dopo averla ceduta non potrà riottenerla.
Il Consiglio dei Servi risiede a palazzo del Seggio nella contrada del Drago e si riunisce almeno 3 volte alla settimana.
Le riunioni sono sospese durante il Palio mentre, durante il biennio di governo, il Servo può decidere di sopprimere qualche incontro oppure di aggiungerne altri.
Il Consiglio dei Servi lavora molto per trovare un punto di accordo tra le 4 famiglie nobiliari, garantendo profitti per tutte e 4 e di conseguenza per la città.
Anche ad Alemora come a Vertere e la stessa Nimphea esiste la legge che condanna sempre a morte un cittadino o un servo(nel senso di schiavo), nel caso questi uccida un nobile, anche per giusta causa (per esempio legittima difesa).
Questa legge ha trovato forte opposizione tra i borghesi che vedono in essa un pericolo per i loro affari nelle dispute con i nobili, mentre ha trovato la maggioranza della popolazione indifferente e rassegnata alla differenza di classe.
Le navi e i trasporti di Alemora
Elenchiamo ora quali sono i mezzi caratteristici per questa particolare città.
Lance
Di varie forme, dimensioni ed impieghi sono le barche più diffuse ed economiche attraccate al Molo mercantile e ai Moli privati.
Si muovono grazie a magie ed incantesimi.
Pescherecci
Di varie forme e dimensioni, sono tanti piccoli vascelli appartenenti alla corporazione dei pescatori.
Navi Mercantili
Seguono in generale le specifiche delle navi mercantili descritte più sopra con i motori ad Argon.
Corazzate ed Incrociatori
Alemora possiede: 2 Corazzate, 7 incrociatori.
Per leggere le descrizioni dei veicoli civili caratteristici di Hicaro leggi questo articolo.
Torri Di Sollevamento
Le torri di sollevamento sono le costruzioni che permettono a Alemora (e alla maggioranza delle città volanti) di volare.
Alemora possiede 2 torri di sollevamento, altamente protette e sorvegliare da guardie e maghi specializzati.
Al loro interno lavorano golem di argilla e prigionieri (non ci sono prigioni a Alemora, vi sono i lavori nelle torri di sollevamento), in quanto l’Argon è un materiale magico tossico che provoca la morte.
Nel caso una delle torri di sollevamento terminasse di funzionare o avesse un malfunzionamento, l’altra torre, grazie alle sfere di sintonizzazione, si accorgerebbero del calo del flusso magico ed erogherebbero la magia mancante.
Se ambedue le torri smettessero di funzionare, Alemora cadrebbe in mare e si inabisserebbe.
INDICE DEI SOTTOARTICOLI
Leggi la Contrada dell'Aquila
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Leggi la Contrada del Drago
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