La città degli abissi è la più grande città degli elfi del mare abitata da circa 18mila namor. La città sottomarina ha pochi abitanti se confrontata con le enormi città volanti imperiali, ma per gli usi e costumi degli elfi del mare la sua dimensione è fin troppo grande. Tra i marinai di Elden circolano molte leggende sulla grande città degli abissi, la quasi totalità frutto di fantasie perlopiù a sfondo sessuale. Nella città dal nome impronunciabile (simile al suono di alcune bollicine che scoppiano) vive l'unico re degli elfi del mare riconosciuto dagli esseri di superficie ed è la sede dell'enclave degli abissi. In questo articolo introdurrò alcune caratteristiche principali sulla vita degli elfi marini e sulla sua forma di governo, buona lettura.
Struttura della città
Quando pensate alla città degli abissi dovete eliminare dalla mente ogni riferimento alle città di superficie e alle favole raccontate dai marinai. La vita sotto al mare è profondamente differente dalla vita di superficie. La città degli abissi non possiede strade, ne monumenti, ne caseggiati ma è un insieme di grotte naturali e artificiali scavate nella roccia o modellate magicamente con il corallo. Le uniche due costruzioni degne di nota e visibili da tutta la città sono il palazzo reale e l'enclave degli abissi grazie all'alto pinnacolo. Non esistono strade poiché gli elfi del mare nuotano sopra alle abitazioni, ne la necessità di crearle per trasportare le merci. In città non esistono carri, ne gabbie e le merci (oggetti naturali o pesce vivo) vengono trasportati in sacche ottenute intrecciando alghe. Ogni abitazione ha un ingresso ed a volte un'apertura che funge da finestra, ma non possiedono camini (il cibo non si cuoce e l'abitazione non si scalda). Alcuni coralli o pietre colorate possono addobbare l'ingresso delle abitazioni per distinguerle le une dalle altre. Le abitazioni non possiedono porte e spesso al loro interno si trovano pesci liberi di nuotare. Nei pressi del palazzo reale esiste un anfiteatro naturale utilizzato dal re per le festività importanti o le parate militari. La magia divina e druidica è stata utilizzata per modellare la città e scavare molte grotte le quali rimangono profondamente integrate con l'ambiente. In città vi sono numerose fonti luminose ottenute da globi fosforescenti, meduse luminose e bagliori magici che incrementano l'atmosfera "aliena" della città. La città prima del cataclisma era ad una profondità di 300m, ma dopo il cataclisma le fonti luminose si sono intensificate per garantire luce in tutta la città. Nessuno conosce la posizione della città degli abissi. Nel corso dei secoli vi sono stati pochissimi avventurieri di superficie che l'hanno visitata (con gli opportuni accorgimenti magici) e tutti godevano di grande fama ed onore. Nessuno di questi avventurieri ha mai narrato del loro viaggio per desiderio del re degli abissi.
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La vita nella Città degli Abissi
Gli elfi del mare sono organizzati per clan o branchi di caccia. Ogni branco è una piccola comunità autonoma ed autosufficiente di circa 200 elementi capace di lasciare tutto e spostarsi in un altro luogo se ve ne fosse bisogno. Ogni branco ha un capo, solitamente la persona più vecchia o quella con più esperienza, la quale fa parte di diritto al branco reale, ovvero una sorta di consiglio reale. Ogni branco possiede cacciatori, druidi, chierici, soldati, insegnanti con alcune eccezioni. Tra i branchi vige la regola del reciproco aiuto soprattutto in caso di minacce esterne o malattie. I soldati rispondono tutti al capo branco e al re, ma non agli altri capi branco. Gli elfi del mare sono monogami e fedelissimi, ed in caso di lutto, pochi si risposano. I matrimoni vengono a volte combinati tra branchi differenti. Non esistono bordelli, non esiste la schiavitù e non esistono i nobili eccetto il re e il rispetto per i capi branco. I cacciatori cacciano l'essenziale senza sprechi per salvaguardare l'ecosistema. I pesci più piccoli vengono catturati vivi e racchiusi in sacchi di alghe a maglia larga per preservarne la freschezza. La dimensione della città degli abissi è limitata proprio dalle difficoltà del reperimento del cibo e della salvaguardia dell'ecosistema. In alcune grotte si allevano pesci per alimentazione e ciò ha permesso l'espansione della città fino all'attuale numero di popolazione. Non esiste il denaro ma il baratto e ciò che potrebbe valere moltissimo per un elfo del mare non è detto che valga moltissimo per un essere di superficie. La scala dei valori è differente, così come il senso del pudore (gli elfi del mare hanno il corpo coperto da squame, non hanno peli e non indossano vestiti), il senso di appartenenza e il valore delle cose. Gli utensili utilizzati sono scaglie di roccia, conchiglie naturali o lavorate, fili ottenuti tessendo alghe tutti trattati magicamente. Anche se esistono delle conchiglie mnemoniche e una sorta di alfabeto simbolico ottenuto dalla lavorazione o incisione del corallo(operazione laboriosa), la maggior parte della storia e degli usi e tradizioni vengono tramandate oralmente. Per tale motivo lo storico, l'insegnante e l'anziano del villaggio sono dotati di grande memoria e possiedono una grande considerazione all'interno del branco. Uccidere un capo branco equivale a cancellare tutta o parte della storia si un branco e questo è considerato un crimine altissimo. Non vi sono cimiteri, perché ognuno deve contribuire anche da morto al ciclo della vita marina. Non vi sono lacrime per i defunti se la loro morte fa parte del ciclo.
Rito del mare
Ogni elfo del mare durante l'adolescenza si deve recarsi presso la città degli abissi ad incontrato il re. Per alcuni è un piccolo viaggio mentre per altri è il viaggio della vita, una sorta di pellegrinaggio da cui apprendono molte cose. L'incontro è solenne e curato nei più piccoli particolari. Anche l'emozione è intensa, infatti il re è una vera e propria leggenda e le sue gesta sono tramandate nei racconti orali dagli insegnanti e dai capibranco. La prima cosa che colpisce incontrandolo sono i lunghi capelli bianchi e la folta barba. Nessun elfo del mare possiede peluria, ne capelli, ne barba e il loro re è una curiosa eccezione. Il re degli abissi è l'elfo del mare più vecchio e longevo di tutti ma visivamente sembra un atletico uomo di mezz'età immoto nel suo scranno ma dallo sguardo profondo che vede al di là delle cose. Il re guarda il pellegrino nel profondo del cuore e poi gli affida un compito o semplicemente un suggerimento da seguire per la sua vita. Il pellegrino può così congedarsi e tornare presso il proprio branco. Questo incontro segna la maggior parte della vita di un elfo del mare come un rito iniziatico di ingresso nell'età adulta e allo stesso tempo serve per censire la popolazione di elfi marini.
La dieta dei cittadini
Pesce crudo fresco o ucciso da poco. Alcune alghe vengono consumate come medicamenti. Non esistono bevande, ne fuoco, ne forme di cottura dei cibi.
Come raggiungere la città
Come visualizzato in questa mappa, la città degli abissi è situata a sud ovest dell'impero fuori dalle normali rotte commerciali. La sua posizione in mare aperto (48 NE) non ha punti di riferimento e questo complica ulteriormente ogni tentativo di rintracciarla. Questo isolamento è gradito dagli elfi del mare. Nel caso si riesca a raggiungere la città via nave, scendere a visitarla è impossibile se non si dispone di magie per respirare sott'acqua. Ricordatevi inoltre che il metallo arrugginisce e la carta si rovina sott'acqua e che gli elfi del mare femmina non sono lascive ed odiano gli sguardi maliziosi degli esseri di superficie. In città non vi sono locande e per soggiornare dovete essere ospitati o dal re o da qualche abitante della città. Certamente la visita di un essere di superficie non è cosa comune, le guardie vi fermeranno e il re vorrà conoscere il motivo della visita. Non vi potrete confondere tra la folla e gli elfi del mare nei vostri confronti saranno gentili ma manterranno le distanze.
Il governo della città
La città degli abissi è la sede del palazzo reale degli elfi del mare. Ogni elfo almeno una volta nella vita deve recarsi al cospetto del re da cui riceverà la sua benedizione e incarico. Il re è il fondatore della città e punto di riferimento di ogni elfo del mare. Il suo nome comune per gli esseri di superficie è Namor, esattamente come il nome della razza (NDR un omaggio al re del mare della Marvel). Nessuno conosce la sua età, però è molto vecchio e non esce quasi mai da palazzo. Namor è l'unico telepate della sua razza ed anche l'unico elfo del mare ad avere capelli (sarà descritto nell'articolo dedicato ai personaggi principali della città). Nonostante il re abbia il potere assoluto, raramente prende decisioni importanti. Il governo della città viene quindi affidato dal consiglio cittadino formato dai capi branco della città degli abissi. Al consiglio cittadino partecipa anche "Grande Onda" l'alta chierica dell'enclave degli abissi.
Le navi e i trasporti
Gli elfi del mare non possiedono mezzi di trasporto come navi o carrozze, però possono cavalcare squali, delfini, orche o cavallucci marini giganti. I cacciatori possono sovente legare alle cavalcature della grandi sacche fatte di alghe per il trasporto del pesce vivo o del pesce cacciato.
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