lunedì 10 marzo 2014

Città degli abissi: descrizione dei personaggi

La società degli elfi marini è più semplice rispetto ad una società umana imperiale e anche della stessa controparte elfica di superficie. Ciò che rende questi esseri così diversi è la loro unica scala di valori. Alla "memoria storica" è data notevole importanza, anche all'insegnamento e alle conoscenze in generale. Un "capobranco" è quasi sempre anziano, ex esploratore del mare e della superficie, dotato di grande intelligenza e memoria. Poco importa se in gioventù è stato un formidabile guerriero, il suo sapere e la sua capacità di trasmetterlo determinano la sua importanza. A volte poche parole dette al momento giusto sono più importanti di un lungo discorso, per tale motivo altra caratteristica importante di un capobranco è la capacità di sintesi. Gli elfi marini diffidano degli esseri di superficie proprio perché tendono a parlare molto nascondendo le loro reali intenzioni. Chi ha avuto modo di frequentare gli elfi marini può ritenere che siano taciturni, in realtà parlano solo quando necessario. Questa motivazione ha anche un riscontro pratico nella vita marina. I suoni si propagano molto velocemente in acqua e parlare quando non necessario può rivelare la propria posizione a possibile predatori.
In questo articolo racconto degli abitanti della Città degli abissi ed in particolar modo dei personaggi più influenti ed importanti. Il loro nome è impronunciabile per gli esseri di superficie e per distinguerli utilizzerò il loro nome in lingua Imperiale. Naturalmente darò spazio a Namor, il re degli abissi, simbolo d'unione di tutti gli elfi del mare e farò un accenno al defunto profeta Lúthien Isilrá, e all'attuale sacerdotessa dell'Enclave, donna molto potente e non sempre amata. Queste descrizioni sono utili sia per conoscere un pò di più la società degli elfi marini e sia per scoprire alcune curiosità sulla loro razza.