Stemma della città di Vertere Leone Giallo su fondo Blu |
L’impero, vasto quanto un continente, è un insieme di razze, culture e religioni diverse e Vertere ne è una delle espressioni con 130mila abitanti (con le isole agricole il numero sale a 150mila).
Vertere è stata ispirata dalla famosa città lagunare di Venezia per cui è già disponibile un'avventura che trovate a lato nella sezione avventure.
Struttura della città
Vertere è suddivisa in sei “isole” di varie dimensioni chiamati sestieri.
Tre di questi compongono il nucleo della città volante e si chiamano Il sestiere dei Dogi, Il sestiere delle Arti e Il sestiere della Spezia.
Gli altri tre sestieri compongono l'anello che orbita attorno al nucleo rifornendolo del materiale per il sostentamento e si chiamano Il sestiere del Porto, Il sestiere Produttivo e l’Arsenale.
I sestieri del nucleo, divisi tra loro da un canale principale e da un canale affluente (questo perché in origine la città era sorta vicino la foce di un fiume), ospitano la classe dirigente, le chiese, le biblioteche, il conservatorio e le scuole di magia oltre al grande mercato ed alla maggioranza delle case della popolazione.
Tra i sestieri orbitanti, che si muovono attorno al nucleo spostandosi ogni otto ore, il Sestiere produttivo è indispensabile per la levitazione della città. In esso si produce l’Argon, il combustibile utilizzato dalle torri di sollevamento e dalle navi militari.
Ogni 8 ore avviene il rifornimento di Argon al sestiere del nucleo centrale confinante col Sestiere produttivo.
Le isole galleggiano nell’aria ad una altezza approssimativa di 1000m dal livello dal mare grazie alle torri di sollevamento (una per sestiere) visibili da tutta la città dal colore bianco e azzurro.
Ogni sestiere è composto da borghi suddivisi da canali, utilizzati per trasportare le merci velocemente all’interno dei sestieri.
Vai a: Sestiere dei Dogi
Vai a: Sestiere delle Arti
Vai a: Sestiere dela Spezia
Vai a: Sestiere Portuale
Vai a: Sestiere Produttivo
Vai a: Sestiere dell'Arsenale
Uno sguardo alla città
Arrivando a Vertere un visitatore capisce subito che sta per mettere piede in una città unica.
Non è tanto l’architettura che colpisce lo sguardo, simile a quella della altre città nord-orientali dell’Impero, quanto l’organizzazione delle strade simili a tante vie fluviali.
Vertere infatti, essendo stata costruita alla foce di un importante e defunto fiume “Altabocca” è nata come una città costruita sull’acqua, facendo delle sue strade le vie d’acqua.
Quando 48 anni fa spiccò il volo (subito dopo la capitale dell’Impero Nimphea), salì in cielo così com’era stata costruita dagli antichi fondatori, con i suoi sestieri, le sue strade d’acqua e i suoi calli.
Nelle vie cittadine pertanto non si sente odore di sterco e non si vedono pesanti carri trascinati da bovi, ma tutto viaggia via trasporto fluviale e portantina.
La città ai visitatori occasionali, può sembrare poco sicura o senza fondamenta, ma è solo una impressione.
Nonostante l’apparente fragilità della sua struttura, le potenti torri di sollevamento di ogni sestiere, operano legando i mattoni, le pietre e le fondamenta, meglio di qualsiasi malta o impasto edile.
I canali della città non possiedono il fondo, ma attraverso di essi si può guardare il mare nelle giornate limpide. L’acqua è mantenuta all’interno dei canali dalla stessa forza magica che alza tutta Vertere, nonostante non vi sia un letto che la raccolga.
Questa è una delle prime cose che colpisce un visitatore della città.
Nei canali, fondi 6 metri, si può navigare e nuotare senza il pericolo di affondare o di precipitare sotto alla città.
Nonostante ciò se uno sprovveduto provasse a passare dall’altra parte, oppure se una imbarcazione affondasse e raggiungesse il fondo del canale, precipiterebbe di sotto.
Alcune reti sono state poste sotto alla città lungo tutti i canali per raccogliere ciò che cade o precipita durante la notte, soprattutto nei quartieri malfamati, ma non tutto viene trattenuto dalle maglie.
Una speciale squadra, chiamata Le Gorne, ha il compito di riparare le reti e di recuperare ciò che cade dalla città. Circolano molte voci su cosa viene trovato, molte della quali sono vere e proprie leggende metropolitane.
Come circolare tra i sestieri
Ai Sestieri dei Dogi e delle Arti e nell’Arsenale non tutti hanno libero accesso.
Vale la regola che chi circola in città deve avere il pass per il sestiere che intende visitare (nella descrizione di ciascun sestiere è indicato chi può circolare).
L’unica eccezione alla regola è che un nobile provvisto di pass può far entrare sotto la sua responsabilità una persona sprovvista di pass che non si deve separare da lui.
I tre sestieri del nucleo centrale sono tutti percorribili a piedi o in gondola, mentre per accedere ai tre sestieri orbitanti si deve prendere il traghetto o una gondola.
Nelle ore notturne non vi sono traghetti, ma è possibile pagare una gondola per il trasporto.
La vita a Vertere
Vertere, come molte altre città volanti, è governata da potenti famiglie nobili che si sono comperate il diritto di essere tra i sopravissuti al disastro che colpì il mondo di Elden 48 anni prima.
Inizialmente la città aveva più nobili che popolani, questi ultimi selezionati accuratamente tra i più ricchi cittadini non nobili, che potessero garantire alla città una vita normale (sempre che la vita in una città volante possa essere considerata normale).
La convivenza forzata e non amalgamata dal tempo di una moltitudine di persone in uno spazio ristretto ha creato negli anni numerosissime tensioni sociali sfociate in rivolte represse anche molto duramente.
Negli ultimi 48 anni sono molte le famiglie nobili che hanno perduto il loro status sociale, divenendo dei nobili decaduti perdendo posizione e proprietà.
Gli storici spiegano che la nuova società composta all’80% da nobili, non è riuscita a sopravvivere a se stessa, in quanto molti di essi non erano legati a nessuna attività produttiva o amministrativa e pertanto un peso morto per la città.
Alcuni di questi nobili sono riusciti a investire il loro denaro in attività commerciali e sopravvivere, altri si sono dati all’avventura divenendo degli avventurieri o dei mercenari.
Molti altri finirono la loro vita ammazzati in qualche calle o imprigionati per rivolta.
Dopo 48 anni, la nuova società di nobili è solo il 20% dell’intera popolazione di Vertere.
Paradossalmente la vita per i cittadini non nobili fu meno dura del previsto. Abituati a lottare per sopravvivere, quei cittadini che si insediarono nei sestieri con un’attività commerciale o artigianale, divennero ben presto ricchi ed organizzati tanto da attirate su di se l’invidia dei nobili e furono chiamati Borghesi.
Tra nobili e borghesi non corre buon sangue; i nobili temono che i borghesi vogliano avere un posto nel Consiglio dei Dogi mentre i borghesi sono stanchi di pagare le tasse alla classe nobile e mantenere i loro sprechi.
Si stima che il 5% della popolazione di Vertere sia composta da borghesi.
Un altro 50% circa della popolazione è composta da cittadini.
Un cittadino è riconosciuto tale se ha un lavoro e riesce a mantenersi.
Sono cittadini anche i nobili decaduti se si trovano un lavoro o producono benessere (molti di essi finiscono a fare i mercenari).
I cittadini vivono in quasi tutti i sestieri, con preferenza per quello delle Spezie e del Mercato.
Il rimanente 25% della popolazione è costituito da servi.
Si diventa servo per nascita o per la perdita del lavoro o del proprio status sociale se questo comporta la miseria.
Non si ha diritto a nulla tranne che ad obbedire agli ordini dei padroni in cambio di un pasto caldo e un posto dove dormire.
Le famiglie e le corporazioni rivestono un ruolo molto importante nel tessuto sociale di Vertere, mantenendo a loro spese famigliari, conoscenti e amici senza lavoro o mansioni che altrimenti diverrebbero servi.
Il governo della città
Il governo di Vertere è composto da 15 consiglieri, eletti a vita, appartenenti alla classe nobiliare e residenti nel Sestiere dei Dogi, tra i quali ricordiamo Celestino Ortis, Maddalena Vernier, Amedeo Frezzerie, Andrea Mocenigo, Filippo Corner, Alvise Contarini, Pietro Tribuno e Alessandro Gradenico l’attuale Doge.
11 consiglieri appartengono alle famiglie più rinomate della città mentre le restanti 4 cariche rappresentano le istituzioni principali del Sestiere delle Arti, esse sono: il Rettore dell’Accademia della Magia Amedeo Barbarigo, il Patriarca della Chiesa degli Angeli Giulio Riva di Biasio, il Patriarca della Chiesa della Divina Verità Gioachino Anafesto, il Rettore del Conservatorio Domenico Monegario.
A capo del consiglio una volta ogni quattro anni viene eletto un Doge appartenente alle famiglie nobiliari, mentre non si possono eleggere i quattro capi delle istituzioni del Sestiere delle Arti; il Doge durante l’amministrazione ordinaria ha la funzione di coordinatore del consiglio ed è suo rappresentante nelle manifestazioni pubbliche, in caso di gravi problemi come possono essere cataclismi o una guerra il consiglio gli conferisce il potere di comandare la flotta militare e di prendere decisioni autonome.
Un consigliere può lasciare la propria carica ad un proprio erede anche prima della morte, ma dopo averla ceduta non potrà riottenerla.
Dei 15 consiglieri solo 10 hanno visto Vertere salire al cielo, questo perché alcuni di loro sono di razza elfica, mentre altri hanno prolungato la propria vita magicamente.
Dei 5 che sono deceduti, ricordiamo Amedeo Ortis vittima della Rivolta del 32, e Costantino Vernier vittima dei Ladri Velati dopo la Repressione del 45.
Celestino Ortis figlio primogenito di Amedeo ha preso il posto del padre dopo la sua morte, mentre Maddalena Vernier, sorella di Costantino, ha preso il posto del fratello nel consiglio.
Il Consiglio dei Dogi lavora molto per non inasprire le tensioni tra Nobili e borghesi e non perdere il controllo sulla popolazione.
Una legge molto discussa ed approvata dal Consiglio condanna sempre a morte un cittadino o un servo, nel caso questi uccida un nobile, anche per giusta causa (per esempio legittima difesa).
Questa legge ha trovato forte opposizione tra i borghesi che vedono in essa un pericolo per i loro affari nelle dispute con i nobili, mentre ha trovato la maggioranza della popolazione indifferente e rassegnata alla differenza di classe.
Le navi e i trasporti di Vertère
Elenchiamo ora quali sono i mezzi caratteristici per questa particolare città.
Gondole
Questo mezzo tradizionale proprio della città di Vertere era nato originariamente solo per la navigazione fluviale. Ora le gondole posseggono tutte un incantesimo persistente di levitazione e sono sospinte da un remo magico utilizzato dal gondoliere. Contrariamente al passato il gondoliere non compie quasi fatica a manovrare in quanto una singola spinta del remo può spostare l’imbarcazione di qualche decina di metri.
I passeggeri sono solitamente da 2 o 3 persone ma esistono anche dei traghetti in grado di ospitarne fino a 10, questo sono utilizzati per la locomozione del popolo di Vertère che per necessità deve spostarsi da un isola all’altra.
Gondovedetta
Queste gondole sono utilizzate dalla guardia Eletta e usano un incantesimo volare, possono ospitare da 3 a 6 guardie.
Traghetti
Queste imbarcazioni sono utili al trasporto civile e possono imbarcare fino a 14 passeggeri disposti a stringersi.
Chiatte
Queste grosse e piatte imbarcazioni tendono a trasportare le merci per i vari canali delle isole. Solitamente utilizzano un incantesimo di levitazioni e remi magici per il movimento.
Navi Mercantili
Seguono in generale le specifiche delle generiche navi mercantili.
Corazzate ed Incrociatori
Le navi da guerra hanno le più svariate forme, le corazzate vengono utilizzate per i lunghi viaggi e utilizzano l’argon mentre gli incrociatori molto più piccoli utilizzano sia le vele solari che l’argon e sono caratterizzate da una capacità di manovra molto elevata.
Vertere possiede: 5 Corazzate, 12 incrociatori.
Per leggere le descrizioni dei veicoli caratteristici di vertere leggi questo articolo.
Per leggere le descrizioni dei veicoli civili caratteristici di Hicaro leggi questo articolo.
Torri di sollevamento:
Vertere possiede 6 torri di sollevamento, una per sestiere. Contrariamente a quanto si possa pensare, le torri di sollevamento, non sollevano solo il sestiere in cui sono costruite, ma operano per il sollevamento di tutta la città. Sono sufficienti 2 torri di sollevamento che funzionano a piena potenza per garantire il volo alla città, qualsiasi esse siano. La costruzioni di 6 torri è stata voluta per garantire una maggiore sicurezza nel caso qualche torre venisse distrutta in caso di guerra.
Solo nel caso restasse una sola torre operativa, dovrebbero essere staccati dei sestieri dalla città e abbandonati in mare, per garantire la sopravvivenza degli altri (a priori il consiglio dei dogi non è ancora riuscito a decidere quali debbano essere i sestieri da salvare. Infatti se il sestiere dei nobili è quello che la maggioranza dei consiglieri vorrebbe salvare, è anche il meno utile, rispetto per esempio a quello produttivo e a quello del porto).
In questa sfortunata circostanza tre sestieri dovrebbero essere abbandonati in mare.
Bellissima ambientazione e ottimo lavoro di dettaglio!
RispondiEliminaGrazie 1000 :) Uscirà un articolo ogni 5 giorni e per ora ho programmato materiale fino al 20 Maggio in cui presenterò tre città, vari png, cammini leggendari, una nuova razza e talenti razziali. Spero di riuscire a presentare materiale buono senza sparare troppe castronerie ;)
RispondiEliminaNon posso che continuare a farti i complimenti per ogni post.
RispondiEliminaE' una bellissima ambientazione che medito di usare per la mia prossima campagna (citando le fonti ovviamente :) ).