mercoledì 20 novembre 2013

Uiih, il Sahuagin rosso

Tra gli dei del mare temuti e venerati dai popoli acquatici di Elden, Uiih è il più temuto.
I marinai dicono che Uiih sia un demone del mare che provoca onde anomale e distrugga villaggi per il gusto di uccidere. Esce dal mare solo nello notti di solstizio per fare visita ai villaggi di pescatori con lo scopo di accoppiarsi con una vergine, ma se essa non è di suo gradimento, divora e distrugge tutto il villaggio.
I namor ritengono che sia una divinità sconfitta da dio e confinata sotto alle onde del mare. Uiih porta rancore verso dio e verso i popoli che lo adorano e vive solo per causare del male. La divinità porta in volto una orribile cicatrice ed è senza un'occhio.
I Sahuagin lo venerano come loro principale divinità e come araldo del caos.
Di certo si sa che Uiih è il più antico drago marino conosciuto dai popoli di Elden. Le leggende narrano che Uiih non esce mai dal mare se non nelle notti di solstizio e non si paventa mai come un drago ma come un Sahuagin con il colore delle squame rosse. I suoi lunghi letarghi a volte durano centinaia e centinaia di anni avvolgendo nel mistero la sua fama ed incrementando superstizioni e paure tra i popoli del mare.

Le leggende dei namor narrano
Uiih era il dominatore incontrastato di mare e terra, sotto di lui vivevano gli altri draghi e gli esseri inferiori come i giganti. Non dominava con pugno fermo, non richiedeva tasse o altri tributi, Uiih amava generare caos e provocare conflitti tra i suoi discepoli. Alcune guerre continuavano centinaia di anni. Il grande drago godeva nel veder soffrire ed alimentava la fiamma del caos tra i popoli di Elden. Se qualcuno provava a contrastarlo, non lo affrontava subito, ma giocava con lui fino a catturarlo. I suoi nemici non venivano condannati ad una rapida esecuzione, ma ad una lunga agonia. In taluni casi gli eroi più forti venivano sconfitti più volte con il fine di far perdere loro la speranza. La sconfitta di Uiih venne dopo un lungo regno di caos e terrore. Fu dio a sconfiggerlo o forse un suo avatar draconide, non ci è dato da sapere. Uiih non solo rimase orribilmente sfregiato in volto, ma fu esiliato assieme ai suoi simili nelle profondità del mare. Per lui risalire in superficie avrebbe comportato un'atroce sofferenza tranne che nelle notti di solstizio in cui avrebbe potuto guardare le stelle e camminare sulle spiagge per ricordare ciò che aveva perduto. Questa sarebbe stata la sua punizione. Oggi nel 48 NE, Uiih è poco più di una leggenda per gli abitanti imperiali, ma i namor conoscono bene la sua natura e pericolosità. Sono almeno 4 secoli che non si hanno sue notizie e le comunità marine vivono temendo un suo imminente risveglio.

Le tradizioni dei popoli del mare
Uiih assume spesso la forma di un Sahuagin sfregiato in volto e dalle squame color rosso. Invece che risalire in superficie nelle notti di solstizio per fare ammenda, risale in superficie per tormentare, corrompere e far soffrire. Tra i villaggi di pescatori di Elden è diffusa l'usanza di legare ad un totem sulla spiaggia una vergine da offrire in dono. Il totem raffigura il dio del mare in forma Sahuagin mentre attorno alla vergine gli sciamani del villaggio intonano canti e fumano oppiacei per raggiungere la comunione con gli spiriti. Lo sciamano sarebbe rimasto presente se il dio del mare fosse arrivato per testimoniare l'apprezzamento del dio o la sua collera. In quest'ultimo caso avrebbe interceduto per gli abitanti del villaggio offrendo cibo e altri doni a seconda della ricchezza del villaggio.
Prima del cataclisma questa usanza era sopravvissuta in alcuni villaggi sperduti ai confini dell'impero. Per ordine dell'imperatore Cassio Caracalla 2553 A.I. questa barbara usanza sarebbe dovuta terminare poiché gli sciamani facevano perno sulla superstizione popolare per tramandare il loro potere. Infatti alcuni agenti imperiali avevano riportato che mai nessun dio era apparso dal mare e che le vergini spesso avevano rapporti con gli sciamani stessi. In altri casi i cittadini erano tratti in inganno dalla presenza di un vicino villaggio sottomarino di Sahuagin che sfruttavano le antiche tradizioni per mantenere il controllo sulla costa e sui pescatori.
Dopo il cataclisma con la scomparsa della comunità libera di Azzurra Nuova, tra le comunità libere di Elden si diffuse nuovamente la superstizione. Sono poche le comunità che adorano Uiih, però il suo culto si sta rapidamente diffondendo, complice il fatto che il dominio imperiale si è spostato nel cielo e i popoli liberi di Elden non devono più sottostare all'ordine del defunto imperatore.

Il culto per i Sahuagin
Da sempre i Sahuagin hanno beneficiato delle superstizioni popolari degli abitanti della superficie per regnare incontrastati nelle zone costiere. Questo almeno fino al 2553 A.I. dopo il quale iniziò la violenta repressione nei loro confronti da parte dell'impero che li spinse lontani dalla costa. Il rapporto che hanno i Sahuagin con Uiih è di adorazione e terrore allo stesso tempo. I loro sciamani gestiscono bene la paura nel loro popolo e la utilizzano come una vitale spinta alla sopravvivenza. Non è chiaro se vi sia mai stata una reale alleanza tra Sahuagin e Uiih, anche se i loro sciamani dicono di si. Purtroppo i lunghi letarghi del dio del mare non favoriscono il desiderio di potere e dominio che avrebbero le comunità di Sahuagin e sono passati almeno 4 secoli dalla sua ultima apparizione. Le comunità Sahuagin vivono pregando per il suo risveglio ed in alcuni casi operano e diffondono terrore attaccando i villaggi costieri o le comunità libere dipingendosi le squame di rosso. Nessuno conosce dove Uiih riposi, nemmeno i Sahuagin.

La tana di Uiih e il suo imminente risveglio
La tana di Uiih si trova nei pressi della comunità libera di Scoglio verde. Prima di diventare tale, scoglio verde era la Montagna Smeraldo, caratterizzata per le sue grotte color smeraldo in cui viveva una piccola comunità di nani. La montagna faceva parte del'arcipelago vulcanico delle Tre sorelle, di cui la Montagna Smeraldo era la cima più alta. Uiih dal tempo del suo antico esilio ha creato qui la sua tana, lontano dai visitatori inopportuni e dalle popolazioni Sahuagin. Il drago marino non è consapevole del cataclisma e al suo risveglio troverà il mondo cambiato.
Uiih si sveglierà nel 51 N.E. e sarà parecchio incuriosito dal mondo e dai suoi mutamenti. Viaggerà tra i mari e visiterà le comunità libere nei solstizi per acquisire informazioni sul nuovo mondo emerso. Dal 53 N.E. fino al 73 N.E. seminerà zizzania tra i popoli del mare al fine di generare caos e guerre. Manipolerà i Pirati delle Spade Rosse offrendo loro qualche gingillo, salvo poi abbandonarli quando non ne avrà più bisogno. Non combatterà mai in prima persona, infatti si ritiene troppo forte e schiacciare delle "formiche" non lo diverte. Invece ama veder combattere tra di loro le creature che manipola. Lo scisma imperiale tra elfi imperiali e umani è parzialmente frutto delle sue opere. Dal 73 N.E. tornerà in letargo chissà per quanti altri anni ancora. Se qualche gruppo di avventurieri coraggiosi volesse affrontarlo, Uiih è un solitario con GS 34 (D&D4E). Uiij però non combatterà fino alla morte, ma lascerà il combattimento raggiunta la soglia di sanguinante (metà PF).

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