Gli stregoni presentati nel manuale del Giocatore 2 di D&D 4E possiedono due Fonti magiche, Magia dei Draghi e Magia Selvaggia che non si adattano bene allo stile di vita degli Stregoni dei Tre Regni da sempre più pacifici e con uno stile di vita legato alla terra, regolamentato dal trascorrere del tempo e delle stagioni. Anche le due fonti magiche presentati in poteri arcani non lo rappresentano bene anche se la Magia della Tempesta potrebbe essere una buona scelta per un PG dedito al combattimento.
In questo articolo presento la Magia dei Tre Regni, così battezzata dall'enclave delle Vesti Verdi, per dare un nome alla fonte magica utilizzata da secoli dagli stregoni dell'altopiano. Buona lettura.
MAGIA DEI TRE REGNI: privilegio di classe dello stregone
Protezione della natura
Il legame con la terra e la natura ha fortificato lo stregone. Finché lo stregone non indossa un'armatura pesante può sommare metà del proprio bonus di Forza alla difesa sulla tempra e all'abilità tenacia.
Dono dei boschi
Il personaggio grazie al suo profondo legame con il territorio boschivo dei Tre Regni, ha imparato a distinguere i frutti commestibili da non commestibili e a proteggersi dalle creature che vi abitano. Per tale motivo ottiene un bonus all'abilità natura di +2. Ottiene inoltre resistenza 5 al veleno. Il valore di resistenza aumenta a 10 all'11° livello e a 15 al 21° livello.
Irruenza della terra
Il personaggio ottiene un bonus ai tiri dei danni dei poteri arcani pari al proprio modificatore di forza.Il bonus aumenta al modificatore di forza +2 al 11° livello, e al modificatore di forza +4 al 21° livello.
Perseveranza del surreno
La prima volta che viene reso morente durante un incontro, lo stregone come interruzione immediata può spendere un impulso curativo se ne ha a disposizione e continuare la battaglia. All'impulso curativo somma il suo bonus forza.
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