I nani sono una delle razze che ha maggiormente pagato in termini di vite e risorse l'avvento di Hicaro. Ciò che l'imperatore elfo
Tos’ank Donm IV ha causato può essere definito per loro quasi un genocidio e tale risentimento ripiegato verso gli elfi è tutt'ora presente tra i nani che vivono nei ghetti delle città imperiali, tanto che tali ghetti sono presenti solo nelle città umane.
I nani imperiali davanti alla prospettiva di annegare sotto alle montagne come delle talpe hanno reagito in due modi, coloro che hanno preferito rinchiudersi sotto terra in caverne a tenuta stagna cercando di risolvere il problema dell'areazione e coloro che invece hanno cercato di sopravvivere in cielo.
Dei primi non abbiamo tutt'ora notizia alla data odierna (48 N.E.) mentre dei secondi e del loro triste fato ne sono al corrente tutti i cittadini dell'impero.
Il
Massiccio Thor'hur, enclave dei nani con le sue caverne sotterranee, le sue fucine e i suoi villaggi di superficie, spiccò il volo nel 2 N.E. grazie ai prodigiosi rituali divini che i chierici di
Duggerdin svilupparono utilizzando una
scintilla del sangue del profeta. Purtroppo però la montagna volante, che contava una popolazione di
94mila nani, fu invasa nel 6 N.E. da un'orda di draghi anche loro intenzionati a sopravvivere. Alla
decade di sangue, così furono chiamati quei terribili giorni, sopravvissero solo
7000 nani i quali fuggirono lasciando il Massiccio al suo destino e nuovi padroni. I profughi furono accolti nella città imperiali umane e poi furono distribuiti tra l'impero. Ora risiedono in
ghetti, piccole comunità di circa 500-1000 nani ciascuna a seconda della città.