Stemma di Atheste |
Struttura della città
Originariamente il borgo di Atheste era completamente circondato di mura costruite seguendo il corso del fiume Bisatto. Per accedere al borgo vi erano 4 ponti uno a est, uno a ovest e due a sud, mentre a nord troneggiava su di una collina il castello e le sue mura. Le strade dai ponti si uniscono nella piazza maggiore da cui si può godere di uno splendido scorcio sull'ingresso del castello e la sua torre più alta. Con l'ascesa al cielo la struttura è stata mantenuta e il fiume è diventato un canale che utilizza gli stessi sistemi di riciclo d'acqua di Vertere, ma l'abitato si espande anche fuori dalle mura storiche. A ridosso della Piazza dietro al municipio, sorge l'antica chiesa della Divina Verità, mentre nei pressi del ponte a ovest (detto della Girometta) sorge il moderno Duomo degli Angeli. Atheste ha un molo privato ad uso delle famiglie nobili nella prossimità del ponte a Est chiamato il ponte del miracolo, mentre il porto civile è fuori dall'abitato nei pressi della località Ponte della Torre (sud ovest), ma di tutte questi luoghi scriverò in un articolo parte. La città ha una sola torre di sollevamento posta all'interno della cinta muraria del Castello ed una sola isola agricola che si chiama Prà.
Leggi Atheste luoghi al di fuori delle mura;
Leggi Atheste centro città .
La fortezza Castello
Il Castello è un'imponente fortezza protetta da una cinta muraria esterna e un mastio centrale con tre torri, molto ampio ed in grado di volare staccandosi dalla città (leggi articolo). Il mastio non vola tramite l'utilizzo dell'Argon e questo è stato possibile grazie all'investimento delle risorse economiche delle famiglie nobili della città, sia originarie e sia unitesi in seguito per sfuggire al sollevamento delle acque. L'utilizzo del mastio volante è prettamente difensivo, in quanto senta tale fortezza volante la città rimarrebbe sguarnita. La cinta muraria si sviluppa per un chilometro con mura larghe un metro e mezzo sormontate da merlatura, con 14 torri rettangolari ed una 15esima chiamata 'Porta del Soccorso' a cui è collegato il porto militare con l'accesso diretto al Castello. All'interno della cinta muraria c'è l'unica torre di sollevamento di Atheste, mentre gli stabilimenti dell'Argon sono nei sotterranei del castello. Torri e Mastio sono chiuse in tutti i lati, le stesse macchine d'assedio difensive (balliste pesanti in prevalenza) sono all'interno delle torri per essere protette da attacchi provenienti dall'alto. Le torri sono collegate da tunnel sotterranei che possono essere interrotti provocando delle frane. La fortezza è anche residenza della famiglia Azzo.
Uno sguardo alla città
Un viaggiatore che arriva ad Atheste da lontano, rimane impressionato dall'imponente fortezza del Castello costruita su un piccolo pendio a cui piedi è costruito il suo borgo fortificato. L'isola non è grandissima, attorno alle mura del borgo vi sono numerose altre case e Ville nobili circondate da campi coltivati mentre l'isola agricola di Prà è vicina ad Atheste quasi ad esserne un prolungamento naturale. La superficie edificata è solo un 30% dell'isola mentre la rimanente è destinata all'agricoltura. A causa di ciò i giardini pensili sono poco diffusi. Sbarcando al porto civile la prima impressione che si riceve è che il tempo scorra più lentamente. Siamo lontani dagli sfarzi e frenesie imperiali e più vicini a persone concrete che lavorano sodo e duramente per arrivare fino a sera. L'impressione generale è che Atheste sia un ottimo posto dove vivere per chi cerca tranquillità e vuole rimanere lontano dalle lotte intestine dell'impero centrale. Nonostante l'atmosfera tranquilla, Atheste è una città di frontiera ed è abituata alle battaglie soprattutto contro gli elfi selvaggi. Ogni cittadino quando sbarca è immediatamente interrogato dalle guardie portuali che non ammettono in città potenziali piantagrane.
Gli Athestini e le ali
Tutti i nobili delle famiglie Athestine hanno le ali, eccetto i chierici nobili della chiesa della Divina Verità (più tradizionalisti). Nonostante Atheste sia lontana dalla capitale, i nobili athestini tengono ad apparire integrati con le usanze dell'impero. Oltre a questo le ali sono un segno visibile della differenza di classe rispetto ai pochi ricchi borghesi presenti in città.
Forma di Governo
Prima dell'ascesa, Atheste era governata dal marchese Alberto Azzo I (umano) militare di grande esperienza. Per racimolare abbastanza fondi per costruire le torri di sollevamento e salvare la città, il marchese permise l'insediamento nel territorio di Atheste di alcune famiglie nobili che finanziarono la costruzione delle torri. Oltre alla salvezza, il marchese dovette cedere parte del potere che deteneva in favore di una forma di governo più rappresentativa delle famiglie nobili cittadine. Il nuovo consiglio dei nobili che si è andato così a formare è composto dal marchese Alberto Azzo II (figlio del defunto Azzo I, umano alato adulto Guer12 LN), Tommaso Pisani(umano alato), Nicolò Contarini(umano alato), Mastino della Scala(umano alato), Giovanni Pesaro(umano alato), Antonio Corradini (umano alato). La famiglia Azzo detiene tutt'ora il potere militare avendo il controllo e la proprietà della fortezza Castello. Di fatto Alberto Azzo II controlla il consiglio che si piega spesso alle esigenze di "sicurezza" della città. Ogni famiglia nobile ha le sue guardie private e non si fida delle guardie di palazzo.
Le navi e i trasporti di Atheste
Atheste non possiede molte navi non avendo mai avuto una tradizione marinara. Tutto ciò che ha è successivo all'ascesa in cielo. Vi sono delle Lance sia militari che civili attraccate ai porti, ma in piccolo numero.
Pescherecci
Essenziali per la sopravvivenza della città ma dimensionati al numero di abitanti, vi sono solo 9 pescherecci. Sono navi a levitazione, partono ogni mattina prima dell'alba senza scorta.
Navi Mercantili
Seguono in generale le specifiche delle generiche navi mercantili imperiali.
Incrociatori
Atheste dispone solo di un incrociatore. Fa affidamento al Mastio volante come strumento difensivo ed offensivo sfruttando la sua illimitata autonomia.
Per leggere le descrizioni dei veicoli civili caratteristici di Hicaro leggi questo articolo.
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