Anticamente Iadera era una città minerari dell'entro terra sorta a protezione delle miniere. Il vicino corso d'acqua era un canale artificiale lungo 15 chilometri costruito sia per fornire di acqua la città e sia per dotare la capitale del regno di una via fluviale. L'attuale zona del porto è stata progettata in occasione dell'ascesa partendo dal piccolo molo fluviale che possedere in origine la città.
La zona del porto fluviale era in origine formata da un molo una pescheria, un cantiere per la riparazione delle chiatte fluviali. Dopo i lavori per l'ascesa la zona del porto divenne più grande e importante e tutt'oggi vi lavorano molte persone. Questa zona è la più multietnica della città ed è comune sentir parlare lingue differenti mentre la si percorre.
ZONA DEL PORTO
La zona del porto è direttamente connessa con il quartiere degli orafi di cui faceva in origine parte.
Per uscire dal porto vi sono due sole strade, la via dei conti e la via del pesce.
Ambedue le strade sono munite di cancelli sorvegliati dalle guardie cittadine che controllano chi esce dal porto.
Se siete dei visitatori della città dovete munirvi del permesso rilasciato dall'ufficio immigrazione.
Capitaneria del porto
Il cuore del porto è posto al suo centro in prossimità dell'inizio della Via dei Conti. Vi lavorano tra impiegati e guardie 35 persone. Il responsabile è il comandante Guglielmo conte di Del Toro (nobile alato maschio adulto Guer11 LN) un nobile che ha intrapreso la via militare con una notevole capacità organizzativa. Il comandante Guglielmo è un uomo preciso, pedante e rigoroso ed ha plasmato il porto di Iadera a sua immagine. Odia fare tardi ed odia ancora di più i ritardatari. Chi lo conosce sa che per ottenere qualcosa si deve sudare 7 camicie, dimostrando prima di tutto di essere persone precise e puntuali. Nonostante alcune famiglie nobili del quartiere degli orafi abbiano avanzato alcune lamentele al consiglio cittadino per una sua rimozione, finora il comandante è rimasto al suo posto poiché il lavoro che esegue è impeccabile. Forse proprio per questo c'è chi desidera sollevarlo dalla sua mansione. Presso la capitaneria è possibile ottenere informazioni per raggiungere la comunità libera di Acquaverde. L'unico altro modo è chiedere a qualche mercante che l'ha visitata di recente.
Case degli elfi del mare
Gli elfi del mare quando salgono da Villaggio di Superficie a Iadera possono utilizzare queste semplici abitazioni come luogo di ristoro o riparo. Sono di proprietà della città di Iadera ma concesse in usufrutto al popolo marino. Sono 3 abitazioni molto semplici in quanto gli elfi del mare non necessitano di confort particolari se non una vasca piena d'acqua per idratarsi o dormire e del pesce fresco da mangiare. Uno schiavo mezz'elfo di nome Petro (mezz'elfo maschio giovane N) è incaricato al servizio e alla pulizia delle abitazioni. Gli elfi del mare non possiedono il concetto di schiavo ed è stato spiegato loro che il mezz'elfo è una specie di prigioniero.
Corporazione degli gnomi volanti
Questa è un palazzo adibito a funzione di locanda e fornitore di servizi per i mercanti gnomi che transitano a Iadera. Solo gli gnomi possono pernottare presso questo palazzo, per garantire l'incolumità a chi non conosce la cultura degli gnomi. La corporazione è gestita da Bertoldo Pennacchio (gnomo borghese maschio adulto Esp6 LN) uno gnomo di ampie vedute che ha il compito primario di fornire informazioni agli gnomi che transitano per Iadera al fine di tenerli lontani dai guai.
Dogana
L'ufficio della dogana è posto alla destra della capitaneria del porto. E' sotto alla responsabilità del comandante Guglielmo del Toro il quale vigila sul suo corretto funzionamento. Gli impiegati che vi lavorano sono tutti onesti ed assunti personalmente dal comandante. L'ultimo impiegato corrotto è finito ai lavori forzati nelle torri di sollevamento e probabilmente è morto da tempo per l'argonite. Vi lavorano 10 impiegati e 6 guardie responsabili anche delle ispezioni alle navi mercantili. Il vice responsabile della dogana è Tullio Mercati (umano borghese adulto Esp7 LB) un uomo preciso e puntuale come il suo comandante e forse anche più antipatico. Tullio ignora che è al centro di un complotto che mira a screditare lui e il suo comandante.
Mercato del pesce
Questa è un'ampia piazza adibita a mercato del pesce cittadino. La piazza è munita di canalette per i rifiuti e di aree attrezzate coperte per l'esposizione del pesce. Il mercato apre al mattino mentre al pomeriggio è chiuso. Il mercato ha sbocco nel quartiere degli orafi grazie alla via del pesce.
Moli civili
I Moli civili sono il punto d'ingresso alla città di Iadera, per ogni sorta di visitatori provenienti dai regni del su, dalle comunità libere, ca Villaggio di superficie o dalla città di Elios. Presso i moli e nella zona del porto è possibile trovare molti viaggiatori e sentire parlare lingue differenti. Tutto il personale che lavora al porto oltre a parlare l'Alari, parla anche lo gnomico e il surreno. I moli sono 4 e possono ospitare 16 navi di grossa stazza. Le barche volanti dei pescatori sono attraccate li vicino nei moli detti del pesce. Presso i moli vi sono molti magazzini per lo stoccaggio delle merci provenienti ogni giorno dalle isole agricole e dai numerosi mercanti che viaggiano per l'impero. La sicurezza è molto alta sia a protezione dei moli che dei magazzini.
Chi sbarca deve recarsi alla dogana o all'ufficio immigrazione a seconda degli affari che deve sbrigare per farsi dare il permesso di lasciare la zona del porto e visitare la città.
Locanda del mercenario
Questa locanda è proprietà della famiglia nobile dei Laurenti ed è l'unica locanda del porto dopo che 15 anni fa bruciò l'altra locanda del porto. E' gestita da Eugenio Grantorto (mezz'elfo maschio cittadino mezz'età Guer5/esp3 LM) ex assassino, ex mercenario, ex guardia del corpo senza il pollice sinistro e con una vistosa cicatrice sull'avambraccio sinistro. Si ferì in questo modo al servizio della famiglia Laurenti che per ricompensarlo gli affidò una sistemazione. Eugenio non serve ai tavoli, ne si relazione con i clienti, semplicemente gestisce il luogo con efficenza facendo rigare tutti diritto e non risparmiando lavate di capo. Quello che prende (deve trattarsi di un bel gruzzolo) lo spende nel quartiere dell'arena. La locanda possiede 90 posti letto più uno stanzone economico per chi desidera dormire per terra.
Ufficio immigrazione
L'ufficio immigrazione ha l'importante compito di censire tutti i visitatori di Iadera che sbarcano al porto civile. Tutti coloro che sbarcano senza merci devono recarsi all'ufficio per ottenere lo status di "libero" (leggi questo articolo). I mercanti possono invece recarsi alla dogana ed ottenere presso tale ufficio lo status di libero. Il capitano di una nave può recarsi all'ufficio immigrazione per ottenere un certo numero di permessi per i suoi mariani. Chi non ha il permesso non può allontanarsi dai moli e nel caso qualcuno sia sorpreso senza permesso lontano dai moli viene immediatamente incarcerato. Gli unici che non pagano il balzello di 10 mercanti per poter sbarcare a Iadera sono gli elfi marini, ma anche quest'ultimi hanno l'obbligo di recarsi all'ufficio informazioni. Il responsabile dell'ufficio è l'halfling Marchetto Panforte (halfling maschio cittadino adulto Esp7 LB). Marchetto è esile e di salute cagionevole, ma ha una grandissima memoria e conosce a menadito molte leggi imperiali senza dover consultare gli archivi. E' sposato con 3 figlie.
TORNA A IADERA
Nessun commento:
Posta un commento